Diversamente dai processi di rivestimento con vernici liquide ad acqua o a solventi, la verniciatura a polvere si effettua a secco, applicando mediante sistemi elettrostatici vernici in polvere termoindurenti, colorate a base di resine sintetiche.
La storia e le origini della verniciatura a polvere:
Dalla fine degli anni 40 e inizi degli anni 50, le problematiche ambientali cominciarono ad essere presenti nel mondo del lavoro, le preoccupazioni relative alla contaminazione da solventidelle vernici liquide cominciavano a destare preoccupazione, si è cercato quindi di sviluppare tecniche con minor impatto ambientale, rispetto alle pratiche consolidate. Nella tecnica di verniciatura, le polveri venivano spruzzate a fiamma sulle superfici metalliche, nel 1954 viene depositato il brevetto dello scienziato tedesco Erwin Gemmer che rivoluzionerà l’intero settore. Sviluppò il metodo di trattamento a letto fluido per la lavorazione delle vernici in polvere termoindurente. Un passo in avanti non da poco rispetto alle lavorazioni precedenti.
Nuovi metodi di verniciatura a polvere:
Negli Stati Uniti, tra il 1962 e il 1964 si affacciò sul mercato la lavorazione elettrostatica della vernice in polvere, quindi nuovi metodi alzarono il livello della qualità cercando di avvicinarsi all’ottimizzazione dei risultati, utilizzando pistole a spruzzo. Fu un vero successo, esportato in tutto il mondo; l’applicazione era già conosciuta da chi era nel settore, in quanto simile all’utilizzo già in essere delle pistole per la verniciatura a liquido. Quindi la conoscenza, la facilità d’uso la comodità portarono al successo di questa tecnologia.
Le resine termoindurenti:
La standardizzazione delle resine indurenti, necessaria per codificare con esattezza la materia prima da utilizzare fu fatta tra gli anni 60 e 70 che stabilì quattro tipi principali di resine termoindurenti: epossidica, ibrida epossipoliestere, poliuretanica e poliestere. Iniziò così l’utilizzo delle vernici in polvere in contesti commerciali più diffusi e il processo si sviluppò ulteriormente.
La diffusione della verniciatura a polvere
Tra gli anni 70 e 80 questo tipo di verniciatura, divenne estremamente diffusa in tutto il Nord America, in Europa e in Giappone, con le maggiori industrie mondiali che se ne avvalsero capendone le potenzialità. Al giorno d’oggi, le migliori attrezzature hanno portato a una maggiore efficienza di trasferimento, a una riduzione degli scarti e a una diminuzione dei costi complessivi. Il riciclo e riutilizzo delle polveri non utilizzate consente anche una maggiore sostenibilità ambientale.
Con l’automazione industriale il processo viene standardizzato, rendendolo assimilabile in una catena di montaggio modernamente strutturata, in modo da poterne prevedere con precisione le potenzialità operative e i costi complessivi.
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